Come si siede un cane con displasia dell’anca

Sai come si siede un cane con displasia? Conoscere la risposta a questa domanda può tornarti molto utile per individuare i primi segnali di un problema all’anca nel tuo cane.

Poiché la displasia dell’anca è una malattia che si sviluppa nel cane giovane in accrescimento, è fondamentale riconoscere tutti i segni per arrivare a una diagnosi precoce e assicurare la salute del tuo amico a quattro zampe quando sarà adulto.

I cani con displasia tendono infatti ad adottare comportamenti particolari per bilanciare il problema alle articolazioni. Vediamo quali sono i principali, a partire da come si siede il cane.

Il comportamento del cane con displasia

Per capire perché il cane con displasia si siede in modo diverso rispetto a un cane “sano”, dobbiamo spiegare prima di tutto qualcosa di più sulla displasia dell’anca.

La displasia dell’anca è lo sviluppo anomalo dell’articolazione dell’anca, in cui la testa del femore non riesce a inserirsi correttamente nella cavità del bacino, portando a dolore e infiammazione.

Ecco allora che il cucciolo, per scaricare meglio le tensioni accumulate nella parte posteriore del suo corpo, adotterà una posizione seduta con le zampe posteriori aperte, mentre porterà la testa in avanti, in modo da distribuire il peso nella parte anteriore.

Questo potrebbe accadere non solo quando il cane è seduto, ma anche quando gioca e corre: la tendenza del cucciolo è infatti quella di spostare il peso il più possibile sulle zampe anteriori per non gravare sull’anca. Il risultato è un’andatura spesso goffa, incerta, buffa a vedersi… ma assolutamente seria da prendere in considerazione!

Andando avanti con il tempo, una displasia non curata tende a peggiorare il quadro dei sintomi.

Potrebbe quindi comparire la zoppia “a freddo”, ovvero un andamento claudicante che si manifesta nel cane dopo un periodo di riposo. Lo stesso vale per l’attività fisica troppo intensa: il cane farà sempre più fatica a recuperaregli sforzi compiuti.

La difficoltà a muoversi tenderà a peggiorare sempre di più, portando il cane a rifiutare l’attività fisica. Con il tempo, il difetto della formazione dell’anca porta infatti all’usura delle cartilagini e alla degenerazione delle articolazioni, con il rischio di uno zoppia permanente.

Come gestire la displasia dell’anca

Se sospetti che il tuo cane abbia problemi nella conformazione dell’anca, la cosa migliore da fare è consultare il tuo medico veterinario per effettuare una visita ortopedica grazie a cui diagnosticare in tempo la displasia dell’anca.

Già a 4 mesi è possibile effettuare la visita, soprattutto se il tuo cane appartiene a razze geneticamente predisposte a sviluppare questa patologia dell’accrescimento, come ad esempio Pastore Tedesco, Golden Retriever, Border Collie, San Bernardo, Labrador, Rottweiler, Bovaro e Bulldog.

Una volta diagnosticata la displasia, è possibile valutare un intervento chirurgico ortopedico per correggere il problema articolare.

In generale, però, resterà fondamentale garantire al cane uno stile di vita salutare, bilanciato nell’alimentazione e, soprattutto, attivo.

Più il cane resta in forma nel corso della sua vita, minori saranno le probabilità che sviluppi altri problemi alle articolazioni.

Ecco perché mantenere un buon tono muscolare (attraverso passeggiate e giochi, evitando allo stesso tempo l’attività fisica troppo intensa) e seguire una dieta bilanciata per tutto l’arco della vita aiuteranno a ridurre il rischio di sviluppare patologie dell’anca e delle articolazioni in generale.