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Displasia dei cani: sintomi e falsi miti

Immagine Tempo di lettura: 3 min

Indice

La displasia è una condizione molto diffusa in alcune razze di cani, soprattutto Golden Retriever, Labrador, Pastore Tedesco‚ San Bernardo e Terranova.

Essere informati su questa patologia è molto importante, perché soltanto la corretta conoscenza dei rischi che corre il nostro amico a quattro zampe può aiutarci con la giusta strategia di prevenzione e cura, specie di fronte a una malattia che rischia di essere pesantemente invalidante per i nostri pelosi del cuore.

Displasia: che cos’è e sintomi

La displasia del cane è una patologia scheletrica di tipo degenerativo. La più nota è la displasia dell’anca, ma nel cane può svilupparsi anche la displasia del gomito, che consiste nello sviluppo anomalo dell’articolazione del gomito.

La displasia dell’anca, invece, è causata da uno sviluppo anomalo dell’articolazione dell’anca, che non permette al femore di inserirsi correttamente nella cavità del bacino. Nel tempo, tutto ciò porta a un’usura delle cartilagini e alla degenerazione delle articolazioni, con infiammazioni che possono arrecare molto dolore e causare una zoppia permanente del cane.

Essendo una malattia degenerativa, la displasia peggiora con l’avanzare dell’età, portando via via a sintomi sempre più gravi e difficili da trattare. Tra questi troviamo:

  • Riluttanza al movimento e al gioco
  • Difficoltà a saltare
  • Il cane non si alza volentieri e non sale le scale
  • Andatura incerta (tipica è quella “a coniglio” dei cuccioli)
  • Zoppia
  • Umore depresso

Falsi miti sulla displasia

Benché sia diffusa e ben nota, attorno alla displasia nei cani circolano purtroppo molti, troppi falsi miti.

Tuttora girano tantissime dicerie sul conto di questa patologia, non permettendo ai proprietari di pet di essere correttamente informati sui reali rischi della displasia, sia essa dell’anca o del gomito.

È solo un problema dei cani adulti

Abbiamo detto che la displasia è una malattia degenerativa; è quindi naturale che, più passa il tempo, più i suoi sintomi diventano evidenti. Ma la displasia è un problema che inizia già dai primi mesi della vita di un cucciolo.

Difficoltà a saltare, stanchezza nel gioco, frequenza nel sedersi: tutte queste semplici attività sono delle azioni “correttive” che i cuccioli utilizzano come stratagemma per non provare dolore.

Anche i cani più giovani manifestano quindi i primi disagi della displasia: un motivo in più per prestare attenzione a questi segnali, riportarli a un medico veterinario e valutare la giusta terapia preventiva per evitare che il problema diventi molto più serio.

Non si può prevenire

Un’altra falsa credenza che aleggia attorno alla displasia dei cani è che la malattia, in quanto ereditaria, non si possa prevenire.

In realtà, oggi esistono tantissime possibilità a disposizione dei proprietari di animali per effettuare una diagnosi precoce della displasia. Già dai 4-5 mesi di età si può infatti procedere, in accordo con il veterinario, a uno studio radiografico che farà una proiezione della crescita del cane, confermando o scongiurando il rischio di sviluppare la tanto temuta displasia.

Se l’esame dà esito positivo, è possibile intervenire con la chirurgia correttiva entro massimo i primi 7 e 9 mesi di età del cane.

La chirurgia correttiva è una strada preferibile rispetto a un intervento di protesi totale d’anca in età adulta. Oltre a non essere sempre possibile, l’intervento prevede infatti un lungo periodo di riposo per il cane, fisioterapia e, ovviamente, impegni e costi importanti per il proprietario. La prevenzione resta sempre la miglior cura!

È solo colpa della genetica

Pur essendo una malattia ereditaria‚ ci sono altri fattori di rischio esterni che possono influire sulla comparsa dei suoi sintomi più evidenti della displasia.

Secondo alcuni studi, infatti, la displasia è dovuta solo in parte a cause genetiche, mentre sono altri fattori ambientali, tra cui l’intenso esercizio fisico, un’alimentazione scorretta e soprattutto il sovrappeso, a incidere sullo sviluppo della malattia. Non a caso, spesso sono proprio i cani di grossa taglia e dal peso importante a manifestare con più frequenza la displasia!

Una corretta alimentazione e uno stile di vita sano possono quindi aiutare a contenere i sintomi della malattia, e addirittura prevenirla.

Come prendersi cura di un cane con displasia

In parte abbiamo già indicate le strade tipiche per curare la displasia nei cani.

Finché è cucciolo, il cane può essere oggetto di operazioni chirurgiche correttive. Via via che cresce, potrebbe essere più difficile risolvere il problema attraverso la chirurgia, motivo per cui viene a volte consigliata la terapia farmacologica per contrastare i sintomi e rallentare la degenerazione articolare.

Ovviamente sarà cruciale prendersi cura della salute del cane anche dal punto di vista dell’esercizio fisico e dell’alimentazione, che potrebbe prevedere l’integrazione naturale come strategia per supportare la protezione delle articolazioni, ad esempio attraverso la somministrazione di mangimi complementari come ProtectionArtro+ nelle razioni di cibo quotidiane.

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Ovviamente, se sospetti che il tuo cane soffra di displasia, la cosa migliore da fare è rivolgerti a un veterinario: la sua esperienza e le sue competenze ti aiuteranno a prenderti cura del tuo amico a quattro zampe nel migliore dei modi.

Disclaimer: le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo, possono essere aggiornate in qualsiasi momento e non rappresentano un consulto medico, una diagnosi o la prescrizione di un trattamento, né sostituiscono in nessun caso il parere del medico veterinario.

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